O Così O Pomì | Il mestiere del copy

LO SLOGAN CHE HA FATTO LA STORIA DELLA PUBBLICITÀ ITALIANA

È difficile scrivere di copywriting senza essere un copy.

Eppure oggi vogliamo scrivere proprio di quello che Wikipedia traduce (malamente) come “redattore pubblicitario”.

La voglia ci nasce da un fatto triste: da qualche tempo è venuto a mancare Beppe Pilla, uno dei copywriter che ha fatto la storia della pubblicità italiana.

La voglia ci nasce da un fatto triste: da qualche tempo è venuto a mancare Beppe Pilla, uno dei copywriter che ha fatto la storia della pubblicità italiana.
Nella nostra lingua non ce l’abbiamo un’espressione dolce e poetica per parlare di una persone che muore. I copywriter inglesi sono più fortunati: loro hanno “to pass away” che fa sentire la leggerezza dell’ultimo volo. Ma tornando a Beppe Pilla arriviamo ad un copy cult: O COSÌ O POMÌ.

Oggi noi ci occupiamo proprio della comunicazione del brand Pomì, ed il fatto che una headline sia passata indenne attraverso decenni, ci ha sempre fatto pensare.

La dote che più di tutte va ammirata in un copy è la sintesi. Due, tre, massimo quattro parole e hai creato un mondo, hai posizionato una marca.

Nel mondo pubblicitario di oggi chi scrive si chiama quasi sempre “content writer”, si autodefinisce “seo expert”, arriva anche ad utilizzare paroloni come “inbound marketer”.
Oggi però il nostro omaggio vuole essere al vero copywriter, e forse, ad un mondo passed away.